lunedì 19 marzo 2012

Platone e i totalitarismi.

.... il Dio di Platone che matematizza il caos nell'ordine e nella bellezza dell'arte.

La scuola di Platone di Jean Delville (1867-1953)



.. dal Partenone al Timeo una logica speciosa conduce alla tirannia, che nella Repubblica viene giudicata come la forma di governo ideale. L'equivalente di un teorema, in politica, è un esercito perfettamente discplinato: l'equivalente di una pittura o di un sonetto, uno Stato poliziesco retto da una dittatura. Il marxista si proclama scientifico e a tale qualità il fascista ne unisce un'altra; lui è il poeta- poeta scientifico- di una nuova mitologia. Le pretese di entrambi sono giustificate, poiché ognuno si limita ad applicare nel campo dei rapporti umani quei procedimenti che si sono rivelati efficaci nel laboratorio e nella Torre d'Avorio.

Semplicizzano, eliminano, tolgono di mezzo tutto ciò che non considerano essenziale ai propri fini e ignorano tutto ciò che secondo loro è superfluo; impongono uno stile, costringono gli avvenimenti a confermare l'ipotesi favorita, cestinano ogni cosa che, a loro avviso, sia meno che perfetta. E poichè in tal modo agiscono come bravi artisti, pensatori profondi e realizzatori sperimentati, le prigioni sono gremite, gli eretici vengono costretti alla schiavitù e uccisi con i lavori forzati, si ignorano i diritti e le preferenze dei semplici individui, si assassinano i Gandhi, mentre dal mattino alla sera un milione di maestri e annunciatori di radio proclamano l'infallibilità dei capi che in quel momento sono al potere.

“ credi che Gandhi s'interessasse di arte?”
“Gandhi? No, no di certo”
“Probabilmente hai ragione” acconsentii “né di Arte né di Scienza. Ed è per questo che l'abbiamo ammazzato”
“Noi?”
“Si noi. Gli intelligenti, gli attivi, i previdenti; noi che crediamo nell'Ordine e nella Perfezione. Mentre Gandhi era un reazionario che credeva solamente nel popolo credeva in piccoli e sporchi individui che si governassero da se medesimi villaggio per villaggio, venerando Brahma che è anche Atma. Una cosa insopportabile. Nessuna meraviglia che l'abbiamo tolto di mezzo”. ….
Quest'uomo, che credeva solamente nel popolo, si era trovato coinvolto nella follia collettiva e sub-umana del nazionalismo, nelle istituzioni sedicenti superumane, ma in realtà diaboliche dello Stato-Nazione. 


Da "La scimmia e l'essenza" di Aldous Huxley.

3 commenti:

  1. Non a caso Popper annoverava Platone, con Hegel e Marx, tra i "padri spirituali" dei regimi totalitari (o quantomeno delle 'società chiuse') del Novecento...

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  2. Ma, mi chiedo umilmente, con tutte le scoperte scientifiche che si sono verificate in questi secoli, e le conseguenti rivoluzioni del pensiero che ne sono derivate, ha ancora senso oggi rifarsi (come fanno molti, purtroppo anche a livello decisionale) ai pensatori antichi come Platone e co. ?
    Non è arrivato il momento di lasciarli perdere e provare a ragionare, anzichè in termini filosofici, in termini scientifici ?

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    1. Una buona osservazione. Uno dei giganti della filosofia è per esempio Kant. Ma davvero ci serve ancora Kant? Mah, forse per allenarsi un po' a pensare, ma probabilmente c'è di meglio. Se poi uno pensa a certi filosofi contemporanei - che so, Severino Cacciari o Vattimo - be' lasciamo perdere. La filosofia è discreditata e capisco Odifreddi che vorrebbe a scuola più matematica e meno umanesimo e letteratura. Lo dico pur essendo a digiuno di conoscenze scientifiche.

      Però inizialmente in Grecia la filosofia era scienza: Aristotele rifletteva su tutti i fenomeni, era dunque fisico, astronomo, psicologo ecc. Oggi queste cose le fa meglio la scienza e la filosofia è spesso vaniloquio semi o del tutto incomprensibile.

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