sabato 24 marzo 2012

Scelte radicali e odio sociale.

Oggi non scrivo un post, ma do il link ad un post di Debora Billi che avrei voluto scrivere io e che condivido interamente.

lunedì 19 marzo 2012

Platone e i totalitarismi.

.... il Dio di Platone che matematizza il caos nell'ordine e nella bellezza dell'arte.

La scuola di Platone di Jean Delville (1867-1953)



.. dal Partenone al Timeo una logica speciosa conduce alla tirannia, che nella Repubblica viene giudicata come la forma di governo ideale. L'equivalente di un teorema, in politica, è un esercito perfettamente discplinato: l'equivalente di una pittura o di un sonetto, uno Stato poliziesco retto da una dittatura. Il marxista si proclama scientifico e a tale qualità il fascista ne unisce un'altra; lui è il poeta- poeta scientifico- di una nuova mitologia. Le pretese di entrambi sono giustificate, poiché ognuno si limita ad applicare nel campo dei rapporti umani quei procedimenti che si sono rivelati efficaci nel laboratorio e nella Torre d'Avorio.

Semplicizzano, eliminano, tolgono di mezzo tutto ciò che non considerano essenziale ai propri fini e ignorano tutto ciò che secondo loro è superfluo; impongono uno stile, costringono gli avvenimenti a confermare l'ipotesi favorita, cestinano ogni cosa che, a loro avviso, sia meno che perfetta. E poichè in tal modo agiscono come bravi artisti, pensatori profondi e realizzatori sperimentati, le prigioni sono gremite, gli eretici vengono costretti alla schiavitù e uccisi con i lavori forzati, si ignorano i diritti e le preferenze dei semplici individui, si assassinano i Gandhi, mentre dal mattino alla sera un milione di maestri e annunciatori di radio proclamano l'infallibilità dei capi che in quel momento sono al potere.

“ credi che Gandhi s'interessasse di arte?”
“Gandhi? No, no di certo”
“Probabilmente hai ragione” acconsentii “né di Arte né di Scienza. Ed è per questo che l'abbiamo ammazzato”
“Noi?”
“Si noi. Gli intelligenti, gli attivi, i previdenti; noi che crediamo nell'Ordine e nella Perfezione. Mentre Gandhi era un reazionario che credeva solamente nel popolo credeva in piccoli e sporchi individui che si governassero da se medesimi villaggio per villaggio, venerando Brahma che è anche Atma. Una cosa insopportabile. Nessuna meraviglia che l'abbiamo tolto di mezzo”. ….
Quest'uomo, che credeva solamente nel popolo, si era trovato coinvolto nella follia collettiva e sub-umana del nazionalismo, nelle istituzioni sedicenti superumane, ma in realtà diaboliche dello Stato-Nazione. 


Da "La scimmia e l'essenza" di Aldous Huxley.

giovedì 8 marzo 2012

Radicali NO-TAV


Pubblico un messaggio che Mario Marchitti, radicale piemontese, ha mandato nella mail list satyagraha a proposito della TAV e dell'adesione ideologica al progetto del presidente di Radicali Italiani, Silvio Viale e di altri dell'associazione torinese. La scorsa estate l'Associazione Radicale Rientrodolce di cui ero allora segretario e sono ancora oggi membro, partecipò ad una delle grandi manifestazioni della Val di Susa questa la nostra testimonianza.





TAV. Osservazioni e domande di un radicale ai radicali


Di Mario Marchitti.


- I radicali sono stati sempre molto attenti al ruolo dei Presidenti della Repubblica, e la stessa attenzione penso vada rivolta al proprio Presidente del movimento. Allora che giudizio si può esprimere su Silvio Viale? che invia comunicati a raffica sulla questione TAV, comunicati parziali, filogovernativi, contrari alle posizioni di altri radicali che hanno manifestato a fianco del movimento NoTAV - anche dell'Aglietta.  Radicali che hanno manifestato in modo pacifico e non violento, producendo anche dei servizi fotografici simpatici come questo. Tra l'altro Viale non può farsi schermo, per i suoi comunicati, di dichiarazioni di qualche leader di molti anni prima, senza considerare le più recenti discussioni al nostro interno, anche perché è una mancanza di riguardo verso quel leader.

- Stampa e Regime, appunto. Quasi come un suol uomo i maggiori organi di informazione e i maggiori partiti si sono schierati a fianco delle decisioni governative (i radicali si dovrebbero insospettire di questa unanimità), e si sono soffermati sui fatti di cronaca, sugli scontri, i disordini e le violenze. Ma si sono guardati bene dall'informare sulle reali necessità e sui costi/benefici dell'opera.  Gli esperti, i rappresentanti del settore scientifico ed economico si sono espressi con valutazioni contrarie o molto dubbie sull'opera; ci sono innumerevoli documenti del politecnico di Torino e di quello di Milano  , ci sono valutazioni contrarie  dell'Istituto Bruno Leoni e de Lavoce.info   Ma la Stampa e il Regime ignora tutto questo, come ovvio. E' meno ovvio che lo ignorino alcuni radicali.

- Ci sono tre grandi imprese che presumibilmente saranno impegnate - senza rischio di impresa - nel progetto/costruzione del TAV: la CMC, la Rocksoil e l'Impregilo. Bersani è stato amministratore della CMC, l'ex ministro Lunardi era invece amministratore della Rocksoil. Penso sia legittimo ipotizzare che questi colossi in qualche modo possano influenzare la politica e le decisioni governative. Del resto Bersani sostiene che il TAV è solo un treno (anche il ponte sullo stretto è solo un ponte, no?), e poi risponde piccato e sopra le righe quando gli si accenna al giro di miliardi e ai possibili conflitti di interesse della politica.

- Sul progetto TAV sono state ripetute obiezioni chiare e semplici: perché costruire una nuova linea quando ce n'è già una utilizzata per 1/3 e forse meno? perché preoccuparsi dei pochi camion che attraversano una valle rispetto ai tanti autoveicoli nelle metropoli? perché mai il transito delle merci dovrebbe aumentare quando l'andamento degli ultimi anni è di segno opposto? perché si pensa che il treno AV sia verde , ecologico e che non inquina? - al contrario, il costo molto alto del biglietto AV, anche rispetto a quello degli aerei, dovrebbe essere un indicatore dell'intensità di energia connessa a quel trasporto - e ci sono anche tesi di dottorato  che smentiscono la favola del treno AV verde ed ecologico.

- Basta una pioggia o una nevicata un po' più intense del solito per bloccare interi territori dell'Italia. Frane e alluvioni sono sempre più frequenti anche perché il territorio è altamente antropizzato e cementificato. La costruzione del TAV in questo stato di sfascio e scatafascio (anche di "fascio") contribuisce a peggiorare la situazione, perché rovescia sul territorio un manto di cemento che  impermeabilizza il suolo, inoltre distrae ingenti risorse da opere più urgenti e necessarie, come la messa in sicurezza del territorio e la cura del trasporto regionale, locale e metropolitano. Non si può dire veltronianamente che si può fare una cosa e l'altra, come se avessimo risorse infinite, economiche e ambientali.

- Si può paragonare questa opera di cemento e ferro alla nascita delle prime ferrovie e delle grandi rivoluzioni tecnologiche? Non sono altri i paragoni più consoni? Come ad esempio il fallimento del Concorde, del Chunnel, dell'esplorazione spaziale, della fusione double face calda e fredda? Non ci sarebbero altre tecnologie più dolci e intelligenti da seguire e su cui investire? come il Pendolino, la meccanica fine, il KiteGen, il design... Tecnologie che invece vengono abbandonate a favore del cemento e del ferro. 
- I confronti, i dibattiti, i convegni con gli esperti di una parte e dell'altra dovrebbe essere la linea da seguire, ma sembra un'opzione non praticabile per alcuni di noi. Forse perché pensano che difficilmente si troverà chi è disposto a confrontarsi con gli esponenti NoTAV come i proff Tartaglia, Cancelli, Ponti, Debernardi, Cicconi. Infatti il ministro Passera, invece di confrontarsi pubblicamente con le popolazioni, le amministrazioni locali e gli esperti, da potente preferisce una più tranquilla intervista sulla Stampa dove può ripetere gli slogan vuoti e insulsi davanti a un giornalista acquiescente. Sostiene il ministro: lo vuole l'Europa, è strategica, serve per lo sviluppo; come lo dicevano Chiamparino e Bresso, perché non sapevano e non potevano dire altro.