domenica 10 ottobre 2010

Contraccezione contro calvizie.

Come potrei non diffondere questo bell'articolo di  Nicholas D. KRISTOF pubblicato sul New York Times
il 27 settembre scorso, che ho letto nella newsletter di Bill Ryerson del Population Media Center (e poi tradotto).


Controllo delle nascite contro calvizie.

 di  Nicholas D. KRISTOF.

Nel prossimo decennio, nuove sorprendenti tecnologie sorprendenti si diffonderanno per combattere la povertà globale. Sono i contraccettivi.


Si tratta di una rivoluzione high-tech che interesserà più persone ed in un modo più intimo di qualsiasi altro sviluppo tecnologico. La prossima generazione di prodotti di pianificazione familiare sarà più economico, più efficace e più facile da usare – tale che potrebbe far apparire i preservativi e i diaframmi di oggi quello che è uno smartphone rispetto ai cellulari tipo mattone di 20 anni fa.

I primi tentativi di contraccezione risalgono all'antico Egitto, dove le coppie amorose usavano preservativi di lino. Eppure, dopo tre millenni, anche se ora siamo in grado di intercettare un missile nello spazio, siamo spesso ancora superati in astuzia da spermatozoo errante.

In gran parte, questo avviene perché la ricerca sulla contraccezione è pietosamente sottofinanziata, se solo la pianificazione familiare fosse stata presa sul serio, come la calvizie! La ricerca sulla contraccezione non ha ricevuto le risorse che merita, così abbiamo macchine fotografiche digitali aggiornatissime in termini di stato dell'arte e metodi di pianificazione familiare vecchi di decenni.

La situazione è particolarmente grave nei paesi poveri, dove secondo i dati delle Nazioni Unite circa 215 milioni di donne non desiderano una gravidanza ma non si possono permettere i contraccettivi moderni. Un risultato è il continuo impoverimento e l'instabilità di questi paesi: è impossibile lottare contro la povertà in modo efficace quando i tassi di natalità sono alle stelle.

Eppure nuove impressionanti tecnologie contraccettive sono in fase di prova e dovrebbero affrontare questo problema. Questi nuovi prodotti dovrebbero arrivare sul mercato nei prossimi anni, negli Stati Uniti così come nel mondo in via di sviluppo.

Uno di questi metodi consiste in un anello vaginale che rilascia ormoni. C'è già un anello sul mercato, ma dura solo un mese. Il nuovo dura un anno ed è sviluppato dal Population Council, un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che fa ricerche sulla salute riproduttiva.

Questo nuovo anello ha superato gli studi di fase III su più di 2.200 donne negli Stati Uniti e all'estero, e, secondo Ruth Merkatz, che dirige lo sviluppo clinico dell'anello per il Population Council, è risultato molto efficace. Lo stesso Merkatz ha detto che per le donne è risultato facile inserire da se stesse l' anello, fatto che è cruciale nei paesi poveri dove ci sono pochi operatori sanitari. La signora Merkatz ha anche detto che nella fase di sperimentazione i partner sessuali delle donne erano spesso inconsapevoli della presenza dell'anello, e nei casi in cui erano consapevoli non ne erano disturbati.

Altrettanto importante per l'accessibilità, è il fatto che gli anelli sono suscettibili di essere a buon mercato. John Townsend, direttore del programma di salute riproduttiva presso il Population Council, ha stimato che alla fine il costo nei paesi in via di sviluppo, cadrebbe fra 5 e 10 dollari per un anno di contraccezione.

I ricercatori stanno anche iniziando a testare gli anelli con altri farmaci. Ad esempio, l'aggiunta di un microbicida agli anelli può aiutare a prevenire la diffusione dell'HIV e di altre infezioni sessualmente trasmesse. Inoltre, i ricercatori stanno verificando se l'aggiunta di un composto a lento rilascio di un anello vaginale possa ridurre il rischio di alcuni tumori. I ricercatori del Population Council stanno sperimentando un composto che si dice sembra proteggere dal cancro del tessuto mammario.


Un altro nuovo contraccettivo che potrebbe avere un impatto (Sino Implant II) di vasta portata è costituito da un paio di piccoli coni retinici che liberano ormoni, inseriti sotto la pelle (di solito nel braccio). Altri impianti sono ampiamente utilizzati, ma un grande vantaggio del sino-impianto è che può durare quattro o cinque anni e costa tre dollari per anno o meno.

Questo tipo di impianto è già sul mercato in Cina e in Indonesia – dove sono state distribuite 100.000 unità l'anno scorso - senza che finora si siano riscontrati problemi di sicurezza. L'unico inconveniente è che per inserire e rimuovere l'impianto è richiesto un operatore sanitario qualificato.

La mia impressione a questo punto è che le lettrici ribolliranno di rabbia e borbotteranno qualcosa del tipo: Dov'è il progresso se una donna deve ancora riempirsi di ormoni per evitare una gravidanza? Dov'è la ripartizione degli oneri con gli uomini?

Questo è un punto giusto, perché i farmaci sviluppati per gli uomini nel campo della salute riproduttiva sono meno finalizzati alla responsabilità e più simile al ... Viagra.

Eppure, sono felice di segnalare che vi sono alcune tecnologie nuove adatte per gli uomini. Una che viene dall' India è una forma di sterilizzazione reversibile. Si tratta di un liquido che introdotto nei dotti spermatici si indurisce formando un tappo. Per tornare indietro è sufficiente che un operatore sanitario inietti un solvente che scioglie il tappo. Il piano è di introdurre questo sistema su larga scala nei prossimi anni.

Nel frattempo, i ricercatori stanno sviluppando in Francia speciale biancheria intima maschile a sollevare i testicoli aderente al corpo ed elevare la loro temperatura, un modo di cuocere gli spermatozoi in modo che siano sterili. Un rapporto per la Bill and Melinda Gates Foundation, afferma che 2secondo studi clinici pluriennali questi sospensori garantiscono una lunga ed efficace durata d'azione contraccettiva senza alcun impatto sul testosterone.'

La pianificazione familiare è stato a lungo il nesso mancante – e sottofinanziato- nello sforzo per superare la povertà a livello mondiale. Mezzo secolo dopo la pillola, è il momento di farne una priorità e trattarla come un diritto umano fondamentale per uomini e donne di tutto il mondo.

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